30 NOVEMBRE 2023
Rosaria Brancato
A MESSINA LA LINGUA SICILIANA “PARLA” (E PIACE) AGLI STUDENTI
Ricominciare là dove nel corso di più di un secolo si è riusciti ad andare per “sottrazione”, relegando in un angolo la lingua siciliana: le scuole. Ricominciare dalle aule e dagli studenti. Ecco perché molti degli 11 appuntamenti della “Settimana della lingua siciliana” (QUI) promossa dall’associazione culturale ARB, stanno vedendo protagonisti gli studenti. L’obiettivo è far sì che quella legge regionale 11 del 2009 che guardava al siciliano da insegnare nelle scuole e che è rimasta inapplicata diventi realtà.
Oggi l’appuntamento è nell’aula magna del Liceo classico Maurolico per parlare di usi della lingua siciliana, del dialetto dello Stretto, del siciliano nelle canzoni e nelle poesie. A curare l’evento la dirigente Giovanna De Francesco, con gli interventi di Daniele Macris, Carmelo Lupini, Mario Sarica, Annamaria Celi e Sergio Foscarini.
Ieri gli studenti del liceo classico La Farina hanno scelto la strada del teatro per dare “voce” a quella lingua, il siciliano, che con i decenni è stata bersaglio di pregiudizi e non ancora inserita tra le lingue minori tutelate in Italia (a differenza del sardo per fare solo un esempio).
La location scelta dalla dirigente del La Farina Caterina Celesti è stato il Teatro Vittorio Emanuele, la Sala Sinopoli, luogo ideale per un viaggio attraverso musica, prosa, poesia, alle radici della nostra identità. Dopo i saluti del presidente del Teatro, Orazio Miloro, in questi anni molto attento all’apertura verso i più giovani, il presidente dell’associazione Arb Davide Liotta ha illustrato lo spirito della “Settimana della lingua siciliana” nell’ambito di un percorso più ampio ed ambizioso. Sono poi intervenuti Lucrezia Piraino docente dell’Università di Palermo, Dario Tomasello docente del Dams di Messina, i musicisti Giacomo Farina e Filippo Cavallaro ed il professor Lorenzo Sciajno. Protagonisti dell’evento sono stati gli studenti che oltre ad esprimersi attraverso pièce teatrali, brani musicali e danze coreografiche, hanno attivamente partecipato alla tavola rotonda. E’ stato un vero e proprio percorso tra suoni, pensieri e suggestioni che segnano la memoria di un popolo e la consegnano alle generazioni di domani.
Portare la lingua siciliana nelle scuole è anche un modo per “riportarlo” nelle famiglie liberandolo dalla “cappa” dei pregiudizi, come quello di essere il dialetto dei mafiosi e far sì che si possa arrivare ad un uso cosciente e sapiente e torni ad essere, come alla corte di Federico II la lingua dell’arte e della poesia (QUI).
Anche gli alunni più piccoli, allievi della terza media dell’istituto comprensivo Malfa-Salina nelle isole Eolie, hanno partecipato alle iniziative, mettendo in scena “lavori pubblici a Salina”, tre scenette in siciliano-eoliano in stile satirico (a cura di Mirella Fanti e Teresa Oliviero.
Gli undici appuntamenti non sono solo nelle scuole. Di grande spessore culturale sono stati gli eventi alle librerie Feltrinelli e Mondadori nei giorni scorsi.
Oggi, dopo la full immersion al Maurolico, sarà la volta degli incontri allo Spazio Lilla. Il primo vedrà il professor Peppino Restifo ricordare Rosa Balistreri. Subito dopo si parlerà della traduzione (direttamente dal greco in siciliano) dell’Odissea da parte di Rosa Gazzara nell’ambito del laboratorio teatrale “dal canto al cuntu”.
Si prosegue fino a domenica con la manifestazione conclusiva a Villa Cianciafara.
Ma non è finita qui. Dalla Sicilia si vola a Bruxelles per una due giorni dedicata alla valorizzazione del patrimonio linguistico siciliano, della sua dignità linguistica anche attraverso la promozione dell’insegnamento della storia, della letteratura e della lingua siciliana nelle scuole organizzata dall’ eurodeputato Ignazio Corrao del gruppo al Parlamento europeo dei Greens/EFA. Gli eventi, che avranno luogo nella capitale belga sede delle istituzioni europee, sono in programma il 6 e il 7 dicembre 2023, rispettivamente al Teatro Lumen e al Parlamento Europeo: “Sound and Taste of Sicily in Brussels” e “Unveiling Sicily and Islands Challenges: Language and Culture”. “La due giorni” vedrà la partecipazione di illustri esperti, autorevoli docenti universitari e accademici, decisori politici che rappresentano la Regione Siciliana, il Governo e il Parlamento UE, l’Unesco, e poi ancora artisti, musicisti, giornalisti, “influencer” siciliani, poeti e appassionati della società civile. L’obiettivo dell’evento è quello di stringere tutte le diverse anime e le istituzioni presenti attorno a un piano d’azione, e di impegnarle in progetti concreti, iniziative e riforme legislative, che rafforzino la protezione del patrimonio linguistico siciliano.