29 SETTEMBRE 2023
Il Messina apre lo stadio ai giovani: con l’Avellino toccherà al liceo “Archimede”
Ogni settimana una scuola gratis allo stadio e il 30 per cento sugli abbonamenti sempre per gli studenti. La professoressa Furnari: "Si rafforza lo spirito d'appartenenza dei ragazzi"
MESSINA – Il calcio e i giovani. Acr Messina coinvolge gli istituti scolastici: ogni settimana una scuola va gratis allo stadio, oltre allo sconto del 30 per cento sugli abbonamenti sempre per gli studenti di scuola e Università. Contro l’Avellino toccherà al liceo “Archimede”, con ingresso gratuito, essere presente al “Franco Scoglio”. In occasione della gara interna con la Turris, è toccato invece all’Istituto superiore “Minutoli”.
Per la professoressa Francesca Furnari, docente di Scienze motorie e referente d’istituto per lo sport e il progetto studenti-atleti, l’iniziativa “fa emergere spirito di appartenenza nei ragazzi”. Il protocollo d’intesa siglato tra Acr Messina e il Provveditorato agli studi consente alle istituzioni scolastiche dell’intera provincia di poter usufruire delle agevolazioni previste nell’ambito della campagna abbonamenti per la nuova stagione sportiva.
La convenzione riguarda la scontistica del 30%, che verrà riconosciuta agli studenti messinesi di ogni ordine e grado, e gli sconti sono pure riservati al personale di tutte le scuole messinesi. “Bisogna ripartire proprio dai banchi di scuola”, lo aveva detto il presidente Pietro Sciotto, anche incoraggiato da iniziative personali di gruppi di tifosi e associazioni. Ora, ad affrontare concretamente la questione, scende in campo direttamente la società Acr Messina, fornendo un impulso fattivo e organico a quella rimasta per troppo tempo solo un’idea.
Furnari (Archimede): “La partecipazione alle gare riveste valore culturale e formativo”
“Come istituzione scolastica abbiamo apprezzato l’iniziativa. Riconosciamo il valore culturale e formativo della partecipazione dei nostri studenti ad un evento sportivo in cui è coinvolta una squadra sportiva della città di Messina”, mette in rilievo la professoressa Furnari, dell’Archimede.
Aggiuge la docente: “Il nostro liceo riconosce il valore dello sport e prende parte a tantissime iniziative sportive di qualsiasi natura. Quando ci è stato comunicata la possibilità di partecipare gratuitamente, è stato subito riferito ai ragazzi che avrebbero potuto autonomamente recarsi allo stadio, comunicando preventivamente la loro adesione”. Non solo sport in una partita di pallone: “Lo sport è cultura ma anche accostamento alle tradizioni della nostra città. Sarà un momento in cui si percepiranno vicinanza e appartenenza. Lavoriamo tanto perché si faccia comunità a scuola, proiettandosi all’esterno e coltivando orgoglio e tradizioni messinesi”.
Molto dipende dalle agenzie educative come la famiglia e la scuola stessa: “E noi ci crediamo nel ruolo che svolgiamo, anche in tal senso; cerchiamo di far emergere in loro questo spirito di appartenenza che hanno dentro”, spiega la professoressa Furnari.
E la risposta c’è stata sia in termini di entusiasmo che di adesione: “In molti avevano già sottoscritto l’abbonamento e hanno, a loro volta, invitato i compagni a vedere tutti insieme la partita, evidenziando il significato dell’opportunità loro offerta. Abbiamo circa duecento ragazzi coinvolti e anche qualche docente. Molti sono sportivi ma anche tifosi”, aggiunge la docente.
Il calo generale negli stadi e la necessità di coinvolgere le nuove generazioni
Nuove tecnologie o difficoltà logistiche nel seguirne gli eventi dal vivo? Mancanza di attese o semplice disaffezione ad un mondo, quello del calcio, che mostra continuamente i propri limiti nei confronti di chi vorrebbe trasparenza e politiche consone ai valori della sana competizione?
Tante le domande che ruotano attorno ad un problema sempre più incalzante: quello del calo generale delle presenze negli stadi italiani, soprattutto da parte dei più giovani; intere generazioni chiamate a tenere vivo l’interesse attorno ad un fenomeno sociale sempre relegato alle poltrone da salotto.
Un vuoto di cori, quello sugli spalti, che diventa sempre più silenzio assordante
Neppure Messina si sottrae a questa emorragia di emozioni calcistiche vissute dal vivo. Gli anni in cui “a duminica si va o campu chi gioca u Missina” sembrano ormai solo appartenere ai ricordi di chi li ha vissuti e che li sente, purtroppo, troppo laceranti dentro; di chi c’era a fare la fila per il biglietto, a riempiere i gradoni del “Celeste” con i suoi odori tipici e quei cori incessanti della Sud, sforzandosi di impararli a memoria per ripeterli tra i banchi di scuola.
ACR MESSINA, SCONTI SUGLI ABBONAMENTI PER STUDENTI E UNIVERSITARI
Il presidente Sciotto: “Stiamo facendo di tutto per creare entusiasmo”
“Confidiamo molto nel coinvolgimento dei giovani – ha detto il presidente Pietro Sciotto – e ci auguriamo che la risposta possa essere massiccia da parte degli studenti messinesi. Stiamo facendo di tutto per portare sempre più gente allo stadio per creare quell’entusiasmo che mancava da tempo intorno alla prima squadra di calcio cittadina. Ringrazio il provveditore per la disponibilità manifestata, al quale mi lega un’amicizia di lunga data, da quando eravamo studenti universitari alla facoltà di Lettere”.