Gentili colleghe e colleghi ben trovate, ben trovati.
In questi ultimi anni ho avuto il piacere di incontrarvi e fare la vostra conoscenza nel corso delle Conferenze di servizio che la D.G. dell’U.S.R. per la Sicilia mi ha assegnato; giammai avrei pensato di incontrarvi a conclusione della mia carriera con questo altro ruolo.
Situazioni particolari mi hanno indotto a manifestare la volontà di ricoprire questo incarico e quando ho ricevuto la notizia della nomina non nego di avere avuto alcune perplessità nell’accettarla per la sua complessità fatta di realtà oggettive (ritardi, ricorsi...) ma anche di tanti racconti, esternazioni, voci di corridoio. Ma ho accantonato le titubanze e le ansie e ho raccolto la sfida, anche perché in questo territorio ho portato avanti e concluso i precedenti incarichi sia con il supporto encomiabile del personale dell’Ambito territoriale, sia con il vostro contributo.
Inoltre, amo questo territorio, un tempo chiamato Provincia di Messina, poiché l’ho molto apprezzato, in qualità di storica dell’arte, professione che svolgevo nell’altra mia “vita” professionale.
Ed è proprio da tali aspetti relazionali positivi, dall’attenzione a questi spaccati, che ho deciso di iniziare il mio cammino nell’attuale nuova esperienza, consapevole di dover affrontare con impegno anche altre aree della conoscenza, pregne di situazioni normative e culturali di spessore.
Pertanto, durante questo incontro ho esplicitato sinteticamente le linee operative del mio percorso, ricche di riferimenti normativi e culturali, dando spazio alla cura della relazione che reputo necessaria per vivere come squadra, come comunità, i complessi spazi operativi. E penso di fare ciò durante tutto il mio incarico che intraprenderò considerando le positività che ho già avuto modo di rilevare quali l’accoglienza del personale dell’Ambito Territoriale, il supporto amministrativo dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia del quale ancora faccio parte in qualità di Dirigente Tecnica, il sostegno che gran parte di voi mi avete testimoniato con i messaggi di augurio che mi avete inoltrato.
A questi contributi di natura relazionale e anche di forte competenza professionale, con umiltà aggiungo l’esperienza accumulata in questi anni di dirigenza agita non solamente a scuola.
Nella lettera di presentazione al territorio dopo i doverosi ringraziamenti ho ripreso un passaggio del nostro Presidente della Repubblica nel saluto di inizio d’anno che desidero riproporre: - Sentirsi “comunità” significa condividere valori , prospettive, diritti e doveri. Significa “pensarsi” dentro un futuro comune, da costruire insieme. Significa “responsabilità” perché ciascuno di noi è, in misura più o meno grande, protagonista del futuro del nostro Paese.
Buon lavoro a tutte/i.
Caterina Fasone